SENANQUE……….TRA LAVANDA E CANTI GREGORIANI

Il cielo grigio ci ha accompagnato per tutto il giorno…..

all’improvviso una saetta argentea squarcia il cielo plumbeo, poi il rumore assordante di un tuono rimbomba nella valle sottostante.

Iniziano a cadere le prime gocce di pioggia mentre ci apprestiamo a scendere, con il nostro camper, la lunga strada tortuosa che porta alla abbazia di Senanque.

Davanti a noi un vecchio camper Olandese procede ad andatura molto lenta, impieghiamo quasi 20 minuti a fare la discesa.

Nel frattempo il breve temporale ha lasciato il suo prezioso carico di acqua sulla terra arsa .

Amo i temporali estivi……l’aria diventa così pura dopo il loro passaggio.

Abbasso ancora di più il vetro del finestrino e mi riempio i polmoni del profumo di lavanda e di terra bagnata.

Nonostante il temporale sia passato il cielo continua a restare grigio……

di un grigio chiarissimo…..

ormai sono le sei e purtroppo abbiamo perso l’ultimo turno per visitare l’abbazia.

Così in attesa dei vespri, decidiamo di fare un giro intorno ad essa.

Con enorme dispiacere mi accorgo che nel terreno antistante la chiesa le piante di lavanda sono giovani.

Sono state piantate solo lo scorso anno e quindi hanno una scarsa fioritura.

Continuiamo la nostra visita e appena dopo un muro in pietra scorgiamo un bellissimo campo di lavanda, mi inoltro nei filari ed il profumo diventa inebriante.

Qui è possibile trovare di tutto…… piccole lumache……

…farfalle colorate….

….api laboriose…..

….persino uno “ sciame” di Giapponesi, il cui chiacchiericcio continuo copre persino il ronzio delle api ed il frinire delle cicale.

Poi un alito di vento fa giungere fino a noi una vecchia melodia…….

la seguiamo …..

man mano che ci avviciniamo alla fonte iniziamo a distinguere le parole.

Si tratta di un vecchio canto gregoriano.

Ci affrettiamo a prendere posto nella piccola cappella e veniamo rapiti dal magico canto dei monaci.

Improvvisamente tutti gli affanni della vita quotidiana svaniscono come per incanto.

Vengo invasa da un senso di serenità e pace interiore.

Il tempo non ha più nessuna importanza….

sto così bene .......

mi sembra di fluttuare nell’aria.

Poi all’improvviso il suono della campana, che annuncia la fine delle preghiere, mi desta dal mio torpore.

Ero talmente presa dal canto e dalla serenità che si respira in quel luogo che, dopo i vespri, non ho neanche pensato di fare qualche scatto all’interno della cappella.

In situazioni come queste rimpiango di non aver frequentato un corso di fotografia.

A causa del grigio pallido del cielo le mie foto lasciano molto a desiderare, infatti sembrano prive di cielo.

Pazienza!!!

Per fortuna so che il ricordo ed i colori di questa giornata rimarranno indelebili nella mia mente.

Auguro a tutti voi miei carissimi amici una fantastica settimana.

Baciotti .

Gilda