UN COTTEGE IN STILE PROVENZALE

 

“Buongiorno pigrone !! E’ ora di alzarsi, forza e coraggio un nuovo giorno ci attende!”  esclamo dal bagno all’indirizzo di mio figlio che se ne sta ancora beatamente a letto.

 

Ma senti senti da chi viene la predica! Faccio tanto la pimpante mentre anch’io, questa mattina, sono ancora semiaddormentata.

 Strizzo gli occhi nel vano tentativo di mettere un po’ di rimmel, l’impresa è ardua… senza occhiali non vedo un tubo e ieri sera ho rotto lo specchio con la lente di ingrandimento

 

Mi sporgo maggiormente verso lo specchio tenendo sempre lo spazzolino del rimmel all’altezza dell’occhio. Finalmente riesco a vedere quasi perfettamente quando, un urlo sovraumano, esce dalla mia gola e invade tutta la casa.

 

Qualcuno, o meglio qualcosa, al di sopra dello specchio mi osserva immobile, indeciso sul da farsi. Dileguarsi o fare l’indifferente???

Questo, è il dubbio amletico che invade la mente del povero Ernesto.

 

Poverino con il mio urlo devo averlo proprio spiazzato alla grande.

 

Lui ormai è di famiglia, visto che gironzola sui muri di casa nostra da un paio d’anni a questa parte, ma mai fino a questa mattina si era preso la libertà di entrare in casa ed ora farlo uscire non sarà affatto semplice.

 

Accidenti a causa della visita imprevista di Ernesto ho perso tanto di quel tempo che non sono riuscita a raccontarvi nulla di questa bellissima casa che ho scoperto visitando il sito di Andrea von Einsiedel,

 

Si tratta di una vecchia casa con il classico tetto di paglia ristrutturata ed arredata in stile provenzale.

Probabilmente, considerata la notorietà del fotografo che l’ha immortalata, qualcuno di voi ha già visto queste foto da qualche parte.  

 

Purtroppo ultimamente non frequento bloggerlandia, a causa di un progetto che sto realizzando e che finalmente vedrà la luce tra qualche settimana, quindi vi chiedo scusa se vi ho proposto del materiale per voi vecchio, ma io sono rimasta incantata da questo posto che ho pensato di pubblicarlo lo stesso.

A proposito dimenticavo di dirvi che Ernesto è un geco.

Un grosso abbraccio a tutti, mi mancate tanto!!!!

con affetto

Gilda