Oggi, dando uno sguardo veloce su FB, ho letto sulla bacheca di Virginia queste semplici parole:
Ma come si fa a parlare dei propri successi personali, delle frivolezze e cazzate varie come se nulla fosse? Non è possibile tanta indifferenza quando al Nord del nostro paese le persone fanno i conti con la paura, la distruzione l'incertezza...io non ce la faccio, per questo ho abbandonato il blog, non riesco a parlare di case e arredi e bellezza quando tante persone vivono nelle tendopoli...io proprio non ci riesco!!!
Tutti quanti siamo rimasti sgomenti alla notizia di quanto stava e continua ad accadere nel nord del nostro paese, ma le parole di Virginia sono state per me come aceto buttate sopra una ferita mai rimarginata.
Un balzo nel passato
Un lungo boato, due forti scosse succedutesi nel giro di pochi secondi…….improvvisamente la lunga falce aveva mietuto centinaia di vite umane .
Tutto quello che l’uomo era riuscito a creare in centinaia di secoli era stato spazzato via in un attimo.
Dopo la disperazione dei primi momenti ognuno di noi capì che bisognava rimboccarsi le maniche.
Non potevamo permetterci il lusso di piangere i nostri morti, ora bisognava dare aiuto ai sopravvissuti e tornare al più presto alla normalità.
Già la normalità!
Ma come si può pensare alla normalità quando la terra continua imperterrita, per mesi e mesi, a tremare ?
Come si fa a dormire di notte quando si scatta in piedi al minimo movimento del materasso?
Ma soprattutto come si fa a cercare di dimenticare se in continuazione i media ti ricordano “ Oggi nuove forti scosse di terremoto hanno colpito la già tanto martoriata Abruzzo………….” '?
A questo punto decidi che devi fare qualcosa, che così non si può andare avanti, insomma ti devi inventare qualcosa se non vuoi impazzire.
E allora cominci a navigare su internet, essendo appassionata di decorazione della casa magari inizi a seguire qualche blog di arredamento…..
….e magari anche qualcuno di cucina.
Può sembrare assurdo, ma in quei momenti ci si attacca a tutto.
I colori vivaci, le frasi allegre e spensierate delle blogger, anche la cosa più frivola può aiutare a non pensare alla disperazione che sta al di la di quella pagina web.
Per me, come per altre amiche abruzzesi, i vostri blog sono stati come un raggio di sole o i fiori di una rosa che intrufolandosi attraverso una persiana socchiusa ci hanno permesso di riprendere contatto con il mondo esterno.
Ho scoperto che la cosa più importante in questi momenti è quella di non chiudersi nel proprio dolore.
Lasciamo una chiave a disposizione di chi desidera offrirci anche il più piccolo aiuto, ma soprattutto accettiamolo senza remore.
Molte volte basta una battuta spiritosa, un’immagine romantica o la leggerezza di un blog per rendere tutto più sopportabile.
Sapere poi che, al di là di un semplice schermo di PC, ci sono persone che si preoccupano per noi e pregano insieme a noi affinché tutto riprenda il normale corso della vita ci fa sentire certamente meno soli.
Un grosso abbraccio a tutti coloro che in questi giorni stanno vivendo nell’incertezza del futuro, siate uniti e tenete duro ….solo aiutandosi a vicenda si riesce a superare qualsiasi difficoltà.
Gilda
Ciao Gilda dici parole vere, in questi giorni tutte noi ci stiamo chiudendo in un rigoroso silenzio per rispetto, ma come te penso che non e' una colpa essere fiduciose e non impaurirsi piu' di quanto si ha paura nella vita. Hai fatto un bel post, come e' nel tuo stile.
RispondiEliminaBaci
Marina
..ci sono tanti modi per aiutare qualcuno in difficolta',e,talvolta, anche se si pubblica sul blog non e' per indifferenza,auguro di cuore a chi sta vivendo questa terribile esperienza di trovare la via per andare avanti,baci.
RispondiEliminaGilda, non potevi trovare parole più adatte: sei grande e ti vogliamo bene.
RispondiEliminaIo credo che chi passa dai nostri blogs abbia voglia di ricominciare e non di piangere.
RispondiEliminaOgnuno di noi è con loro, lontani ma vicini con il cuore, il pensiero e la preghiera. Spesso ci si sente con le amiche terremotate, nelle mails, sui commenti dei blogs, al telefono!
Continuare a scrivere le cose che amiamo serve anche a loro per trovare una piccolissima forma di evasione. A me non va di rattristarle!
La solidarietà si esprime in 1000 modi.
Posso sbagliarmi... comunque mi sento molto vicina a tutti gli emiliani!
Un bacione Gilda, con tanto affetto...
Silvia
E' proprio così cara Gilda. Internet é una finestra sul mondo che aiuta a dimenticare per qualche ora la disperazione, il dolore, l'incertezza. E poi non credo che chiudendosi in sè stessi le cose cambino in meglio, anzi: si resta lì annichiliti a rimuginare e non si trova la forza....quella forza che ci vuole per superare i momenti peggiori. Un raggio di sole....é proprio quello di cui hanno più bisogno ora quelle persone così duramente colpite. Ovunque, nel nostro paese, vi sono state disgrazie: terremoti, alluvioni (io che sono di Genova ne so qualcosa), eruzioni di vulcani, frane e smottamenti e, ovunque molta gente è rimasta senza casa. Le immagini dei blog di arredamento, secondo me, infondono la voglia di ricominciare e di ricostruire la propria abitazione più bella di prima, magatri prendendo spunto proprio dalle immagini. Siamo tutti vicini a loro come lo siamo stati a voi, come lo eravamo ai friulani o agli abitanti di Sarno e di Peschici, tanto per citarne alcuni e come molti sono stati vicini a noi genovesi durante l'ennesima alluvione autunnale. Non spegnete i vostri blog: voi siete un sollievo per chi vi visita.....quel raggio di sole caldo e splendente che infonde la gioia nel cuore!!!! Baci baci. Ornella
RispondiEliminaGilda ti ringrazio di questo post davvero sentito e sono felice di aver dato spunto con il mio post di stamani su Fb!
RispondiEliminaTuttavia permettimi di replicare che il tuo bellissimo post che parla di speranza e di leggerezza necessarie a chi come te ha passato momenti terribili a causa del terremoto, nn ha niente a che e fare con ciò che stamani ho voluto esprimere io.
ma ognuno è libero di pensarla come vuole e di esprimere anche il proprio stato d'animo e il proprio disaccordo.
Poi sono io che nn ci riesco..
Tu hai fatto un post davvero delicato e senza intenti.
Ti abbraccio
Virginia
Cara Virginia,ringrazio il cielo che ci siano delle persone sensibili come te.Non devi assolutamente scusarti se la pensi diversamente da me.Ognuno di noi reagisce in modo diverso davanti alle difficoltà figuriamoci davati ad una tragedia come questa.Tu hai espresso il tuo parere personale che rispetto ed ammiro,io ho soltanto voluto raccontare la mia esperienza personale in una situazione simile a quella che stanno vivendo in Emilia.Un grosso abbraccio.Gilda
EliminaElimina
carissima Gilda, non ti conosco (ancora?) di persona, ma sono piú che certa che sei una donna limpida, di cuore, onesta e con tanta energia positiva!!!!me gustas así, como eres!! un bacio dalla Germania!
RispondiEliminaCon questo post mi hai fatto tornare indietro di tre anni.Il ricordo di quei giorni mi fa ancora tanto male.Vedere la nostra terra martoriata è stata la cosa più terribile che avessi mai potuto immaginare, ma mi fa ancora più male vedere che nulla stanno facendo per far rivivere la mia bella L'Aquila.Ricordo che in quei terribili mesi dopo il disastro mi attaccavo a tutto pur di poter dare una parvenza di normalità alla mia vita.Non smetterò mai di ringraziarti per il pc che hai messo a disposizione del campo a cui ero stata assegnata era l'unico modo per sentirmi ancora parte di un mondo che non esisteva più.Ti ho conosciuto in quella occasione e sono rimasta affascinata dal tuo modo di trattare con le persone anziane.Le immagini e le parole che hai scelto per questo post dimostrano ancora una volta la tua nobiltà d'animo.E'un grande onore per me esserti amica.Un bacione Elisabetta
RispondiEliminaGiusta visuale della situazione, hai la mia stima e tutti insieme aiuteremo queste persone così vessate dalla sorte.
RispondiEliminaSai Gilda, ti seguo da parecchio e ti ammiro, ma devo essere sincera, questa volta sono un pò amareggiata da quello che hai scritto, anzi da quello che NON hai scritto.Sono d'accordo con te che leggere di cose carine e frivolezze aiuti, si chiama "istinto di sopravvivenza",la voglia di vivere è più forte del dolore e della disperazione, ma scusa se te lo dico, tra una foto e l'altra potevi sensibilizzare sulla necessità di aiuti, anche solo 2 euro con sms e forse perchè emiliana, io non avrei mai scritto SIATE UNITI, TENETE DURO.L'Italia è ferita, quindi siamo uniti, teniamo duro.Quando l'Aquila ha tremato, non ho pensato "voi" ho ragionato come italiana e ho dato col cuore la somma che potevo, anche se non era la mia regione.....
RispondiEliminaCiao Alessia, chiedo umilmente scusa se non ho richiesto aiuti materiali è stata una dimenticanza imperdonabile da parte mia, ma posso assicurarti che sia io personalmente che gli Abruzzesi non hanno dimenticato quello che tutta l'Italia ha fatto per nostra regione. Ci siamo mobilitati alla grande e ognuno di noi , memore del recente passato,ha dato quello che ha potuto. Tra qualche giorno verranno direttamente su da voi a consegnare gli aiuti, perchè dopo quello che è successo a L'Aquila non ci fidiamo più delle istituzioni.Per quanto riguarda la mia frase "siate uniti e tenete duro" probabilmente è stata fraintesa.Sono anni che lotto contro chi vuole dividere l'Italia ti pare il caso che in una situazione tragica come questa mi metta a fare distinzioni tra le regioni? Il mio era un modo semplice per dirvi di non cedere alla disperazione, di tenere duro, di parlare tra di voi, confidarvi le vostre paure, ma solo perchè è il modo più immediato per poter scaricare la tensione. Purtroppo la distanza che ci divide è tanta, certamente possiamo telefonarci ,ciattare,ma il contatto fisico, quello di un abbraccio, di uno sguardo, di una pacca sulla spalla te lo può dare solo una persona che ti sta di fronte e questo te lo dico per esperienza personale. Ci sono dei momenti in cui avrai bisogno di sentire attorno a te le braccia di una persona e credimi un abbraccio virtuale non è la stessa cosa.Per dimostrarti la mia buona fede e che non faccio campanilismo puoi dare un occhiata alla mia pagina di FB. Qualche giorno fa ho dichiarato apertamente il mio dissenso alla festa del 2 giugno in quanto "eravamo una nazione in lutto" a causa delle vittime del terremoto.Chiedo nuovamente scusa a te e a tutti gli Emiliani se le mie parole vi hanno offeso,ma non era certo nelle mie intenzioni, spero inoltre che questa incomprensione non rovini i nostri rapporti la cosa mi dispiacerebbe tantissimo. Un abbraccio Gilda
Eliminavoglio pensare che il mio commento non verrà censurato...
RispondiEliminaAvevo già ampiamnete spiegato la mia posizione al commento precedente quando ho letto quest'ultimo. Non riuscivo a credere ai miei occhi.Mi dispiace leggere questa frase.....mi ferisce profondamente.Sono stata cresciuta con sani principi morali e sin da piccola mi hanno insegnato ad amare L'Italia anche se vivevo all'estero. Mi ritengo una persona sincera che mette la faccia in tutto ciò che fa.Non mi sono mai nascosta dietro un dito.Riconosco quando commetto un errore ed è mia usanza chiedere sempre scusa.In questo caso l'ho fatto pubblicamente perchè le mie scuse non le dovevo solo a te , ma a tutti gli Emiliani.Non volermene per questa puntualizzazione,capisco che quando ci si sente offesi a volte vediamo la cattiveria anche dove non c'è. Sempre per sincerità ti dico che la tua frase mi ha fatto molto male,ma nonostante questo spero che il nostro rapporto diventi una solida amicizia. Un grosso abbraccio Gilda
EliminaLo riconfermo: ti seguo da tanto e lo faccio perchè mi piace il tuo blog e mi piaci tu come persona,probabilmente ho usato un tono brusco nello scriverti,non è nel mio carattere ma in questo periodo sono particolarmente suscettibile....Io sono fortunata, solo tanta paura ma nessun danno, però penso a quei comuni distrutti dove la sola cosa che chiedono i cittadini è il poter tornare a lavorare il prima possibile e per far questo le istituzioni devono attivarsi in fretta, ci sono attività ferme,negozi chiusi,fabbriche a cielo aperto.In questo periodo di crisi è una bastonata che all'Italia non serviva.Mi sento impotente, arrabbiata,ma tu non hai colpe, anzi quello che potevi lo hai fatto e di questo ti ringrazio davvero, a nome di chi non ha più una casa o un lavoro.Grazie Pescara,grazie Gilda.
EliminaPrego affinchè tutto questo possa finire al più presto e tutti possano ritrovare un po' di serenità.Un grosso bacio Gilda
EliminaTrovo che tu abbia proprio ragione, se ogni volta che si guarda internet ai leggono solo parole di tristezza e di polemica si rischia di farsi trascinare e si entra cosí in un circolo vizioso che alla fine non serve a nessuno!
RispondiEliminaCara Gilda, io faccio parte dei fortunati (finora!)...tanta paura ma niente danni...però psicologicamente anche noi siamo molto provati, le scosse continuiamo a sentirle ed ogni volta si teme il peggio, i bimbi sono terrorizzati..però è vero che a volte aprire un blog e vedere belle immagini o parole scritte con cuore fanno un immenso piacere, fanno si che per qualche minuto la mente si distragga!
RispondiEliminaIo purtroppo ho problemi grossi con la chiavetta e quindi se anche voglio faccio molta fatica a ritagliarmi un attimo di svago...sto sempre lì a controllare il lampadario e a chiedermi se la prossima scossa sarà quella decisiva anche per noi...poi inizio a pensare a chi, a pochi km da casa mia, ha perso tutto e vive in tenda...ecco, forse ho fatto un pò di confusione, quando arriva la sera il panico mi assale e mi sono persino ridotta a guardarmi alle spalle...mia figlia mi ha detto "Mamma, sembra quasi che sia entrata una forza maligna nella mia casa"...ecco, noi (o perlomeno la mia famiglia)viviamo così quindi se ogni tanto si riesce ad evadere da questo incubo anche solo guardando un blog...benvenga!!!!
Scusa se mi sono dilungata troppo, forse perchè so che anche tu hai passato questi momenti ne ho approfittato!
Un abbraccio grande!
Anna
grazie Gilda per questo bel post che condivido!!
RispondiEliminaun abbraccio
giovanna
Ciao Gilda,questo momento è così delicato che qualsiasi cosa si dica o si faccia rischia di essere fraintesa...io credo nel rispetto e anche nel libero arbitrio delle proprie scelte...fatte con il rispetto altrui,e credo che tu in questo sia stata maestra!
RispondiEliminaciao lieta
Cara Gilda, scusa se uso il tuo blog per rispondere ad Alessia.
RispondiEliminaCara Alessia , ti sono vicina, ma purtroppo la fretta ha causato altri morti. Questo disastro morale e materiale non potra' inevitabilmente risolversi nel giro di pochi mesi, ci vorranno anni e tanta forza per ricominciare. Gli aiuti in denaro sono molto necessari ma l'importante e' che gli emiliani non cadano nella depressione, che quardino tutti i giorni i propri cari e nei loro volti trovino il coraggio di continuare a vivere e pensare che la vita e' il dono piu' prezioso. Ti mando una carezza, Verbena
ciao Verbena, io spero invece sia veramente solo questione di mesi, perchè la depressione arriva se si impedisce alla gente di ricominciare, di rialzarsi in piedi.Non è nel nostro dna vivacchiare alla giornata o ancora peggio, mangiare sulle spalle altrui...spero davvero che presto le scosse grosse cessino e le piccole permettano di riaprire le attività.Ormai ho paura di sognarmele le scosse, le sento sempre e non so se siano reali o sia solo la mia mente...la cosa brutta è il non avere la certezza che sia finita....grazie,ciao Verbena.
EliminaPost commovente, cara Gilda.
RispondiEliminaBasta poco per aiutare chi è in difficoltà, perciò tutti uniti per alleggerire un po' il fardello dei nostri fratelli.
Il mio pensiero è rivolto sempre agli emiliani...
Carissima Gilda, grazie di questo post, penso che hai ragione si puó dare conforto in tanti modi, e quello dei post sui blog é un bel modo.Un piccolo conforto per qualche momento di serenitá.
RispondiEliminaAnche io come Virginia non me la sono sentita di fare post o mettere foto, ma il sapere che i post possono essere un'aiuto mi ha fatto sentire meglio.un grande abbraccio Barbara.
P.S. i candelabri non sono miei purtroppo.
cara Gilda, ho letto il tuo post ma ho letto anche la maggior parte di commenti.
RispondiEliminache dire.. non sempre è facile scrivere in momenti come questi... e noi che scriviamo su questi blog siamo un pò esposti.
Volevo però dirti che mi trovi pienamente d'accordo con te.
tutto qui.
vaty
ieri ti avevo scritto un post..ma poi ad un certo punto si e' tutto bloccato.Anche io sono d'accordo con te ,credo che chi si mette sul pc con l'intenzione di leggere dei post non abbia certo piacere di leggere solo notizie di cio' che e' accaduto.e' giusto dare la propria disponibilita',capire,comprendere,aiutare se si puo' ma poi la vita va avanti.In questo mi ci metto con tanto ripetto per chi sta attraversando un momento cosi' difficile e duro.Io non so cosa farei.....se ci penso mi viene quasi male...e ti ammiro cara Gilda,perche' hai scritto un post coraggioso che poteva generare anche del malcontento.Dalle tue parole si capisce comunque ,pero',che cio ' che dici lo dici con tanto rispetto e con tanta fiducia nel futuro.Forza emilia allora e quando ci sara' bisogno di un po' di leggerezza,speriamo di riuscire a dargliela con i nostri post.un bacio
RispondiEliminaGilda ammiro il tuo post!Un bacione,Rosetta
RispondiEliminaBel post Gilda...e che dire del commento che hai lasciato da Angela??:))))
RispondiEliminaMi hai fatta ridere! Aspetta e vedrai che sorpresa...
Cinzia
Hi Gilda,
RispondiEliminaIt is a very good post and I pray for the people of Italy.
Carolyn