Uno, due, tre, quattro…..passano i minuti. Ore, giorni, mesi, anni…scorrono velocemente sotto i miei occhi. Trentasette……sono già trascorsi trentasette anni, eppure sembra solo ieri che i miei presero la grande decisione, il nostro rientro definitivo in Italia. Lasciare la Germania, terra che mi aveva accolta tanti anni prima e della quale mi sentivo ormai figlia, straziava il mio essere nel profondo. Un legame, per me indissolubile, che i miei avevano deciso di troncare di netto senza neanche chiedermi cosa ne pensassi.
E così, con la morte nel cuore, cercai in quegli ultimi giorni di rivedere tutti i luoghi che mi erano più cari. Selezionavo ed immagazzinavo i miei ricordi: la risata argentina di Sandra, mia complice e fedele amica fin dall’asilo, il sorriso schietto di herr Peter, il nostro macellaio, che sapendo quando io amassi il suo leber käse me ne regalava un pezzetto ogni volta che accompagnavo la mamma a fare la spesa. La minuta e dolcissima frau Grete, che con la sua strizzatina d’occhio mi invitava a prendere una caramella mentre suo marito andava nel retrobottega. Ancora ad oggi sorrido al ricordo, di quel piccolo stratagemma, che i due usavano per regalarmi le caramelle. Sono sicura che tutti e due sapessero benissimo che, quando uno di loro si recava nel retrobottega, l’altro mi facesse cenno con l’occhiolino affinché prendessi, nel grosso barattolo di vetro, le mie caramelle preferite.
Purtroppo le macchine fotografiche dell’epoca funzionavano con i rullini e quantunque io ne avessi acquistati non sarebbero mai stati sufficienti a contenere quello che volevo fissare sulla pellicola. Allora i miei occhi presero il posto della mia piccola Kodak e, come una digitale dei giorni nostri, cominciai a scattare foto e ad immagazzinarle nella mia mente, ne scattai talmente tante che pensavo il mio cervello potesse scoppiarne.
Poi arrivò il giorno della partenza, dai miei occhi non vennero fuori lacrime, il mio non era un addio, ma solo uno struggente arrivederci. Sapevo in cuor mio che prima o poi sarei tornata, anche solo per una breve vacanza, ma sarei tornata a “Casa”.
Una volta giunta in Italia ero intenzionata a non lasciare sfumare nell’oblio tutte quelle immagini che avevo scattato con gli occhi e che custodivo gelosamente nel cuore. Ormai mancava solo qualche settimana alla Santa Pasqua e quale occasione migliore, per illudermi di essere ancora in Germania, se non decorare un bellissimo albero di Pasqua. Mi misi subito all’opera , acquistai le uova e iniziai a svuotarle per poi dipingerle, alla fine ero stanca, ma felice del mio albero. Non mi importava delle risatine di sarcasmo che le amiche di mamma lanciavano all’indirizzo del mio albero, sono sicura che mi prendessero per una matta o che pensassero che non fossi tanto normale, ma a me questo non importava. Oggi, a distanza di 37 anni, molte di quelle donne che sghignazzavano alla vista del mio albero di Pasqua ne decorano uno nelle loro case ed io ne sono orgogliosa. Nella mia amata Germania ormai ci torno almeno una volta l’anno, ma mi piace l’idea di averne trapiantato un pezzetto anche qui in Abbruzzo dove vivo ormai da 37 anni.
Un grosso abbraccio a tutti voi che seguite con tanto affetto questo mia pagina e che il Signore vi protegga sempre.
Gilda
Che bel post Gilda, parole e immagini che commuovono.
RispondiEliminaBuona giornata
Gilda cara che belli questi tuoi ricordi così struggenti e grazie per condividerli con noi!
RispondiEliminaGrazie Gilda di questo bel post di oggi... per i tuoi racconti scopriamo sempre piu cose e non sapevo che tu venivi dalla Germania. Paese molto bello oltretutto dove ci ho passato un intera estate girandola tutta peccato per la pioggia copiosa che spesso mi ha fatto desistere dallo scendere ed andare a visitare un posto..... cosi ho la scusa di doverci tornare ;-)
RispondiEliminati abbraccio... Cristina
Ti conosco da poco(tramite fb)ma e' stato piacevole leggere i tuoi ricordi(dopotutto fanno un po' parte del mio lavoro)sei arrivata dove volevi..al cuore.I dolci ricordi ci fanno fare pace con le controversie della vita.Dovremmo farlo un po' tutti e condividerli.Ti saluto caramente labottegadeisogni
EliminaWow, che meraviglia.. le immagini parlano da sole e le tue parole commoventi.
RispondiEliminaUn abbraccio
Serena
Ricordi che emozionano....
RispondiEliminaUna bellissima tradizione arrivata da un pò di tempo anche qua!!
RispondiEliminaun caro saluto Elisa
Ciao..
RispondiEliminaho letto con attenzione..
Ricordi e parole che commuovono...
Grazie Gilda cara, per aver condiviso con noi questi tuoi dolorosi ricordi! Il tuo post è carico di emozioni così vere! Un abbraccio
RispondiEliminagrazie per aver condiviso con noi questo ricordo prezioso della tua vita!!!!!! ti abbraccio fortissimo Lory
RispondiEliminaUn post molto profondo, pieno di sentimenti e nostalgia. Sai Gilda, di tutte le persone che conosco che sono tornate dalla Germania, o altra Nazione, sei l'unica a parlare così. Significa che tu lì ci sei stata tanto bene, che è stata una terra accogliente e che ti ha avvolta d'affetto. Bellissimo anche questo tuo albero di Pasqua. Paola
RispondiEliminaBellissimi i tuoi ricordi.....e molto bello il fatto che tu li condivida con tutte noi.
RispondiEliminaUn abbraccio
Elena
Carissima Gilda, mi hai commosson con questo post, i brividi e sappi che la prossima volta che vieni in Germania mi piacerebbe tantissimo incontrati, Wiesbaden non é male es sono sicura che ti piacerá!!! ein dicker Kuss!!
RispondiEliminaChe bei ricordi Gilda, mi hai commosso. I ricordi d'infanzia sono sempre belli, darei qualsiasi cosa per riviverne almeno un giorno.
RispondiEliminaBuona Pasqua!
Che bello Gilda... venire qui da te ed essere accolti da queste immagini.. mi dispiace se non passo più tanto spesso (da te come negli altri blog), ma il 2012 è stato un anno difficile e il 2013 non è da meno... ma ho tanti progetti che voglio realizzare e poco tempo per farlo... ecco perchè il blog resta indietro... Un bacione e un caro saluto...
RispondiEliminaHi Gilda, what a beautiful and nostalgic post. Thank you so much for sharing.
RispondiEliminaE' tutto molto bello...l'albero...ma anche il sentimento che provi a farlo tutt'ora.
RispondiEliminaCiao,
Ilenia
berllissime immagini e struggenti ricordi
RispondiEliminaanna maria
Gilda è meraviglioso, non avevo mai visto un albero di Pasqua.
RispondiEliminaUn bacio grande.
Miky
I want to wish you a Happy Easter!
RispondiEliminaLova Sirpa♥
Gilda está linda sua arvore de Páscoa, eu fiz ovinhos coloridos arrumei meus coelhos, mas não fiz arvore , agora não da mais tempo, mas ano que vem eu faço igual a sua, um bj e feliz Páscoa amiga,
RispondiEliminaChe bei ricordi, bellissime le foto, ti auguro una buona Pasqua e Pasquetta, Fulvia.
RispondiEliminaCarissima Gilda, l'albero è bellissimo e le tue parole mi hanno toccato il cuore. Auguro una serena Pasqua a te e alla tua famiglia.
RispondiEliminaTiziana
GILDA TESORO PASSO XGLI AUGURI DI BUONA PASQUA!!!..L'ALTRO GIORNO NEL TUO SHOP HO VISTO CHE CI SONO LE FORBICI VOLEVO MANDARTI EMAIL MA POI LA FRETTA E IL POCO TEMPO ECCO QUA ME SO SCORDATA! APPENA RIESCO PASSO A PRENDERMELEEEEEEEEEEE! BACIOTTI BUONA FESTA IN PACE IN FAMIGLIA!
RispondiEliminaCiao Gilda! mi hai fatto venire il magone! il mondo interiore di quando siamo bambini è più grande di quanto gli adulti ormai hanno dimenticato aver avuto anch'essi. I tuoi ricordi nessuno te li potrà mai cancellare! un bacio
RispondiEliminaBogomilla
Congratulations on the blog and for the beautiful images.
RispondiEliminaoggettistica online